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SOMMARIO NOVEMBRE   2004

 

In questo numero parliamo di:

 

·        EDITORIALE: Un male necessario?” – Di Gianfranco Monaca

«Non è un segreto che la Bibbia rappresenti non di rado un Dio violento. È inutile minimizzare, dicendo che il Dio violento appartiene soprattutto ai libri che raccontano le vicende dell’Esodo e della conquista delle terre di Canaan, come se questi non facessero parte integrante del Messaggio nel suo complesso. In numerose occasioni Dio ordina ai suoi fedeli il genocidio, esplicitandone le modalità: “Passerete a fil di spada uomini, donne, vecchi, bambini e animali, e se non lo farete vi castigherò severamente”, e tra gli stessi profeti non mancò un Elia di cui si racconta che iniziò la carriera sgozzando centinaia di falsi profeti in onore dell’Altissimo. (…)»

 

 

Romana, laureata in Filosofia e Dottore in Teologia, insegna Nuovo Testamento presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma. Negli anni 1967-1988 è stata responsabile del Meg (Movimento eucaristico giovanile). Dal 1975 è insegnante di religione presso il liceo M. Massimo di Roma dove, dal 1994, insegna anche storia e filosofia. La sua carriera accademica ha avuto inizio a Sant’Anselmo, nel 1986, come assistente, nel 1995 vi è divenuta lettore nella facoltà di teologia, nel 1997 professore consociato e, nel 2003, professore straordinario. Dal 1989 è coordinatore dei corsi dello Studio teologico per le Benedettine italiane. Dal 1992 al 1995 è stata coordinatore del settore teologico all’Institutio Familiaris di Roma. È socia dell’Abi (Associazione biblica italiana); membro del comitato scientifico di Biblia, associazione laica di cultura biblica; membro dell’Aetc (Associazione europea per la teologia cattolica) e dell’Afert (Association Européenne des Femmes pour la Rechèrche Théologique). Presidente del Coordinamento delle Teologhe Italiane.

 

 

Il Padre Nostro è una preghiera vitale ed è una preghiera per la vita e per i viventi. e…per i morti?

I nostri cari sono nelle braccia di Dio, le sue mani sono forti e tenere al contempo come nel dipinto di Rembrandt1 in cui a illustrazione della parabola del padre misericordioso (anche se più nota, impropriamente, come parabola del figlio prodigo - Luca 15,11-32) il padre che accoglie il figlio ha una mano da uomo e una da donna, è così rappresentata artisticamente in maniera straordinariamente efficace la paternità e la maternità di Dio.

 

 

 

Armi alternative - rubrica di Paolo Macina

·        Armi alternative - rubrica di Paolo Macina

162 società calcistiche (dalla serie A alla C2) risultano debitrici all'Erario di ben 509 milioni di euro, che diventano 650 aggiungendo la sanzione prevista del 30% per ritardo pagamento. Il valore è pari a 6 volte quanto lo Stato incassa con l'8 per mille per scopi sociali, oppure pari al costo del funzionamento annuale di due ministeri come Salute e Welfare. Le più indebitate: Lazio con 110 milioni di euro, Roma con 112 milioni di euro (sono quotate e hanno dovuto comunicarlo alla Borsa). Il 46% dell'Irpef che lamentano le squadre e che presentano come una pressione fiscale onerosa, è in realtà applicata alle retribuzioni dei calciatori e non alle squadre stesse. Queste ultime agiscono solo come sostituti di imposta e quindi prelevano per conto dello Stato dei quattrini che poi non consegnano alla Agenzia delle Entrate . (l’Espresso 18.03.2004)

 

 

Dolore, perdita, vuoto incolmabile, valle di lacrime, non lo/a dimenticheremo mai, inconsolabile, il mondo è un po’ più freddo senza lui/lei, sono sempre i migliori che se ne vanno, si è spento/a, è scomparso/a, ci ha lasciati…

Sono tante, ci si passi il termine, belle “frasi fatte” molto spesso di circostanza, che abbiamo sempre sentito quando muore qualcuno. Sentiamo invece la necessità di «ridare un peso e un valore ai gesti, spesso vuoti e meccanici, che accompagnano la morte e il lutto», come dice don Sergio Messina.

Per questo “Tempi di Fraternità” ha voluto occuparsi, su questo numero, della cremazione a partire da uno scritto comparso su di un giornale cattolico che la bolla come “anticristiana” (?) (“Cremazione, una prassi estranea alla cultura e alla fede cristiana” di Tarciso Zanni su “Avvenire-BolognaSette” del 1/8/2004).

Sentiamo dunque la necessità di capirne di più su questo argomento, tenendo anche conto che il grande filosofo Max Scheler (il filosofo che viene considerato preferito dall’attuale papa) scriveva: questo nostro corpo di carne è soltanto il “vestito del corpo” che come ogni vestito si può deporre entrando da risorti nel Regno.

Per saperne di più sulla cremazione si veda anche il libro di p. Zbigniew Suchecki “La cremazione nel diritto canonico e civile” (Ed. Vaticana, Città del Vaticano 1995, pp. 300).

Un sincero ringraziamento va a Domenico Manaresi che ci ha fornito il materiale del dossier, a don Paolo Farinella e a don Sergio Messina per essere entrati con estrema chiarezza nel merito. I ringraziamenti vanno anche al pastore Giuseppe Platone, direttore del settimanale “Riforma” per averci autorizzato a riprodurre la rubrica del pastore e teologo Paolo Ricca che, nel maggio scorso, si è occupato dell’argomento.

 

·        Speciale “Anche gli animali vanno in Paradiso?” – a cura della redazione

Non abbiamo voluto trascurare, in queste nostre pagine, i nostri amici animali ed i vegetali tutti. E ci siamo posti la domanda: anche loro vanno in Paradiso? Entreranno anche loro da risorti nel Regno? Noi di “Tempi di Fraternità” crediamo di sì. Eccovi qui di seguito alcune considerazioni in merito scritte da Carlo Barsotti, giornalista e nipote del teologo don Divo Barsotti.

 

 

·        Speciale “Dietrich Bonhoeffer teologo e martire della resistenza al nazismo” - In margine al IX Congresso di Roma, giugno 2004 – Seconda parte – di Mario Arnoldi

Nel numero attuale, seconda parte dello speciale, appare l'intervista a Fulvio Ferrario, pastore valdese e docente alla Facoltà teologica valdese di Roma, relatore al IX Congresso del giugno scorso.

 

 

(…)La danza, come la musica e il canto, è una delle forme espressive che nella cultura dell’India  sono considerate non solo forme artistiche, ma raffinati linguaggi spirituali. Nella danza le molteplici manifestazioni del divino diventano il ritmo del mondo e della vita: secondo le scritture antiche la danza nasce direttamente da Shiva stesso che, attraverso la sua danza , crea tutto l’Universo. (…) Questa riflessione fa seguito all’articolo apparso sullo scorso numero di TdF che parlava di biodanza

 

·        “I media e le Religioni in Europa” – di Peppino Concione

Quali sono i meccanismi che regolano le relazioni tra i poteri religiosi e i poteri dell’informazione? Abbiamo a che fare con un’informazione attenta più alle parate della gerarchia ecclesiastica che alle vive testimonianze delle comunità ecclesiali

 

·        “Per un’alleanza di civilta’ “ – 12 novembre 2004: Terza giornata del dialogo cristianoislamico – di Giovanni Sarubbi

«(…) Dialogo e Pace vanno costruiti tutti i giorni, a partire dalla formazione delle giovani generazioni fino a quelle fra le nazioni (…)»

 





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