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Bruno Forte PICCOLA INTRODUZIONE AI SACRAMENTI di Ausilia Riggi Pignata

Jesus - Periodici S. Paolo, maggio 1994

Ho letto questo libretto, inserito nel periodico Jesus per vedere se e come esso riesca a comunicare con un grosso pubblico di media formazione cristiana su un argomento così fondamentale come i sacramenti. Sottolineo subito un elemento positivo: la volontà di correggere la mentalità abbastanza diffusa di vedere nei sacramenti dei riti socialmente importanti, gestiti sacralmente, "ricevuti", avvolti, più che di mistero, di un alone magico. L’A. presenta la Chiesa come vero sacramento di Cristo, "luogo privilegiato dell’incontro con Lui nello Spirito". Ne consegue che i sacramenti sono al declinazione di tale unico sacramento.

Il termine risale al latino, che lo usava come sinonimo di giuramento di fedeltà. Mentre il termine greco si rifà alla voce "mistero", inteso come "piano di salvezza nel tempo".

La grazia, che è tale incontro col mistero di Dio, passa attraverso il corpo, i segni, i gesti, le parole.

Ed ecco come viene spiegata la definizione classica "segni efficaci della grazia": "rapporto reale con Dio che trasforma". La comunione con Dio, dice Forte, si realizza nella corporeità dello spirito e nella provvisorietà del tempo. Perciò la Chiesa è visibile comunità convocata dalla Parola di Dio, mediazione storica, luogo dello Spirito.

È stimolante (ma a mio parere non sufficientemente sviluppato) il concetto che i sacramenti sono celebrati dal Popolo di Dio, il quale scopre attraverso essi, la sua unità. Si evita, così, di farne una realtà esteriore, di cerimoniali appariscenti.

Ma riesce il linguaggio dell’A. a sconfiggere tanti luoghi comuni?

Lo stile è altamente spirituale. Il continuo riferimento trinitario, che risulta una caratteristica peculiare della sua "forma mentis" di teologo e forse anche di mistico, può incidere nell’animo di chi è bene avviato nella formazione cristiana. È da dubitare che il ricco contenuto sia efficacemente tradotto a livello mass-mediale. Una questione, questa, con cui bisogna fare i conti: non per annacquare le grandi verità, ma per renderle accessibili ai più.

Non manca, nella presentazione di ogni sacramento, qualche elemento il quale qualifica questa catechesi, oltre che dal lato spirituale, da quello comunitario e anche da quello esistenziale. Ad esempio, quando si parla dell’Eucarestia, sono toccati tutti i tasti: dalla comunione con Dio e con i fratelli, al senso di viva partecipazione alla missione di Cristo, da tradurre anche in "uno stile di vita fatto di ringraziamento, di adorazione e di offerta. Un altro esempio: per il matrimonio non si tralascia di puntualizzare che "nella profondità del cuore e nell’unione sessuale" risplende "l’intensità e la fedeltà con cui la Trinità abita i giorni dell’uomo".

I sacramenti, dice B. Forte, sono una mistagogia, cioè una introduzione al mistero di Dio. La Chiesa accompagna questo cammino. Il quale dalla chiesa-tempio si snoda per le vie del mondo. È questo secondo elemento che è poco evidenziato. Può darsi che i lettori l’avranno colto. Ce lo auguriamo.


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