Un altro mondo é possibile



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Anche Tempi di fraternità al Forum Sociale Europeo 2002
Link al sito ufficiale del Forum Sociale Europeo 2002"

SPECIALE FORUM SOCIALE EUROPEO 2002


Anche Tempi di Fraternità al Forum Sociale Europeo 2002

FIRENZE 6-10 NOVEMBRE 2002


Anche Tempi di Fraternità sarà presente con un suo inviato al primo Forum Sociale Europeo che si terrà in Italia.
Tutti i giorni, a partire dal 6 novembre p.v. e fino al termine del simposio, Filippo Laurenti ci aggiornerà con una pagina di diario da Firenze che inseriremo sul nostro sito www.tempidifraternita.it.
Inoltre il nostro inviato preparerà alcuni articoli per il numero di dicembre della rivista.
Non mancate dunque all'appuntamento da leggere sulle pagine del nostro sito!!

Anche Tempi di fraternità al Forum Sociale Europeo 2002

Anche Tempi di fraternità al Forum Sociale Europeo 2002



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Firenze, 7 novembre 2002

Firenze ci ha accolto con un meraviglioso abbraccio.
Il calore della gente, dei fiorentini, ci ha riscaldato in una giornata tersa ma spazzata da un gelido vento che annuncia l'inverno alle porte.

Il formicaio babelico del forum sociale europeo incomincia a pulsare.
Arrivano da ogni dove e con ogni mezzo giovani e meno giovani giunti a Firenze per incontrarsi e costruire concretamente delle alternative sociali economiche interazionali alternative a quelle correnti nel mondo della globalizzazione cattiva, quella che fa venire il mal di testa o a chi è più sfortunato il mal di schiena, quella neoliberista.
Tanti sono giornalisti e non si ritrovano qui solamente per render conto di ciò che avviene ma anche per immaginare e testare assieme forme di informazione più democratiche, più libere.
Continua infatti la splendida esperienza del centro stampa di Genova 2001 e Porto Alegre: la ciranda, il girotondo dell'informazione, in cui chi partecipa decide di mettere in comune attraverso la rete ciò che scrive, le esperienze e le idee.

Siamo in molti, e ancora una volta tdf ha acconsentito a partecipare, per coerenza con l'idea che i cambiamenti vadano costruiti dal basso.

Il centro stampa è immenso, e per questo così come per la Fortezza da basso e le altre aree che ospiteranno in questi giorni il forum sociale europeo bisogna ringraziare le istituzioni e il movimento locali.

Senza Martini e Domenici, sindaco e presidente della regione, e senza il lavoro incessante delle varie anime del movimento tutto questo sogno non si sarebbe potuto avverare e hanno saputo resistere anche alle squallide accuse del cav. s. banana e della sua cricca, difendendo il lavoro che si portava avanti da poco meno di un anno.

Ma un ringraziamento particolare va ai fiorentini.
Non è passato giorno senza che sulla stampa locale (La Nazione, Il Corriere di Firenze etc.) comparisse un articolo di denuncia infondata contro il Fse: l'ultima folle accusa quella di una povera fiorentina già femminista ma evidentemente fuori di senno che dal pulpito del Corriere di ieri (mercoledì 6 nov) ha paragonato queste formichine laboriose prima agli unni poi ai nazisti.
Nonostante ciò, al contrario di quanto avvenne a Genova, le vetrine sono (quasi) tutte aperte, i fiorentini per le strade, i bambini e i ragazzi nelle scuole.
Dobbiamo abbracciare questa splendida gente che anzi ha accettato di ospitare quasi mille delegati a scatola chiusa, mentre i media la riempivano di incubi e minaccie.

Tracce di black-block, per ora, se ne hanno solo al Governo.

A Firenze tutto tranquillo: quarantamile attenti all'ascolto di Dario Fo e Hedi Giuliani, seimila pacifici a protestare contro le basi militari in territorio più o meno italiano (Camp Darby).

Sul piano poi degli arrivi, un comunicato ufficiale dell'ufficio stampa del forum informa che gli arrivi dei partecipanti e manifestanti alle frontiere si stanno svolgendo in un clima generalmente tranquillo.
I presidi democratici attivati dal Forum Sociale Europeo coordinati, per l'assistenza legale dal Genoa Legal Forum sono presenti alle frontiere diVentimiglia, Gorizia, Brennero, Ancona, e agli aeroporti di Pisa e Fiumicino.
I principali casi segnalati dai partecipanti al Fse e verificati dai legali del Glf riguardano alcuni episodi di respingimento, per i quali si sta provvedendo alla stesura di una diffida generale che verra`presentata nelle prossime ore.

Una curiosita` significativa: il governo portoghese (coalizione conservatrice) ha fornito un "passaporto speciale" per i manifestanti portoghesi in occasione del Fse, un gesto per facilitare il passaggio dei manifestanti e per evitare controlli spiacevoli ai cittadini portoghesi diretti a Firenze.

E' stato infine segnalato che alcuni intellettuali e manifestanti russi e turchi non hanno ricevuto i visti dalle ambasciate italiane.
Mentre l'ambasciata Italiana di Belgrado non ha concesso i visti ai delegati della Zastava ed alla esponente del sindacato metalmeccanici nazionale Jugoslavo.

Filippo Laurenti




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Firenze, 8 novembre 2002

Sono arrivati i grandi nomi. E le grandi telecamere. Sembra un assedio, il fortino noglobal accerchiato da furgoni e furgoncini targati Mediaset, Rai, etc. Bové, Menapace, Wolfgang Sachs; una miriade di persone affollavano le sale enormi di questa Fortezza da basso per ascoltare discusioni incentrate sulla ricerca della pace, di meccanismi economici a misura d'uomo e a basso impatto ambientale, la religione, il dialogo tra istituzioni e movimenti, il traffico d'armi, il racket della prostituzione...

Un esercito pacifico sta marciando su Firenze: siamo al primo giorno ufficiale di lavoro e già abbiamo stracciato il record di Porto Alegre. Siamo 28 migliaia! in Brasile eravamo 15000... si vede che questo è un movimento occidentale.

Una sicura differenza di stili di vita lo si registrava visivamente osservando le cabine telefoniche (poche) disseminate all'interno della forteza: deserte, nessuna coda. a Porto Alegre c'erano code infinite, qui tutti hanno il cellulare. Non proprio un bene di prima necessità.




Finalmente ha aperto l'area della sovranità alimentare dove contadini di tutta europa sfamano con prodotti genuini gli stomaci dei partecipanti: qui sì che c'erano le code! salcicce, formaggi, zuppe, ogni ben di Dio.
e sopra le cucine nella palazzina lorense, sempre all'interno della fortezza, le sale dove si tengono i laboratori e si discute di politiche agricole comunitarie e rivalutazione di varietà locali.
La sera si aprono poi le finestre sul mondo: grandi incontri in cui si aprono i riflettori della discussione su quegli angoli del globo tanto lontani dall'Europa quanto vicini alle ingiustizie sociali ed economiche generate dal neoliberismo corrente. folle immense ascoltano i racconti delle madri di Plaza de Mayo, resoconti dalla Palestina, dal sudest asiatico.

Gremito era anche il padiglione Cavaniglia, dove nel pomeriggio il presidente della regione toscana è stato a lungo acclamato con un caloroso applauso, quasi fosse un abbraccio, dal popolo newglobal.

Tra istituzioni e movimenti per decidere COME costruire l'altro mondo possibile che tutti noi rincorriamo.

Concludiamo con un messaggio lasciato sulla bacheca del dialogo posta nella casa del silenzio, un piccolo edificio vicino all'ingresso della fortezza che accoglie tra le sue mura i credenti di tutte le religioni.
La grafia sembra quella di una giovane studentessa:

"Sono fiorentina e sono felice che siate tutti qua con il vostro sogno di pace, giustizia e amore - Mara"

Filippo Laurenti

Un altro mondo é possibile



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Firenze, 9 novembre 2002

Prima di parlare della manifestazione, che per come si è svolta ha finito per rappresentare un momento centrale della prima edizione del forum sociale europeo, raccontiamo una cosa che forse non troverete sui giornali. Almeno in prima pagina. Ma è importante perchè esprime bene l'atmosfera che si respirava al forum e l'atteggiamento dei suoi partecipanti.

Giovedì sera ha avuto luogo un incontro tra la comunità statunitense che vive a Firenze ed alcuni relatori statunitensi del Forum. Erano presenti un centinaio di cittadini statunitensi che vivono a Firenze (studenti e ricercatori delle principali università presenti a Firenze come Siracuse e New York University, interpreti e altri).
All'incontro hanno partecipato Coleen Kelly presidentessa di Peaceful Tomorrow associazione dei parenti delle vittime dell'11 settembre e Susan George di ATTAC, economista e cittadina statunitense residente in Francia.

L'incontro è stata l'occasione per confrontarsi sulla necessità di contrastare l'irragionevolezza dei richiami guerrieri contro l'Iraq con libere e pacifiche dimostrazioni di dissenso in Europa e in Usa.
Ancora una volta è stato ribadito dai conferenzieri e cittadini statunitensi presenti che esiste una coscienza critica negli Usa che condanna la guerra all'Iraq e che si pregia dell'appoggio e dell'accorato appello di Coleen Kelly per dire che la violenza della guerra è inutile.
Molti dei cittadini statunitensi presenti all'incontro si sono iscritti al Forum Sociale Europeo e hanno poi preso parte ai dibattiti ed alle conferenze.

Ma torniamo alla manifestazione.
Un milione. un milione! di posti di lavoro? no, di manifestanti!!!
Il paese delle adunate imprevedibili. Nonostante i proclami della stampa, dei servizi più o meno segreti, del cav. s. banana e via dicendo siamo stati bravi.
Davvero bravi a non cadere in errori pericolosissimi. Certo bisogna render giustizia anche al Questore di Firenze per come ha gestito le forze dell'ordine: in maniera discreta ma efficace. Nessuna provocazione, nessun tentatvo di intimidazione, semplice amministrazione dell'ordine pubblico, com dovrebbe accadere sempre in democrazia.

Il numero dei manifestanti ha imposto un'anticipo di due ore all'inizio della manifestazione e così accomodandosi in paziente attesa davanti alla Fortezza da basso si poteva assistere ad una fiumana impressionante di persone. Dobbiamo parlare di persone perchè in questa era geologica che, come si è ricordato in più di un occasione durante i lavori del forum, è stata definita l'antropocene, il movimento newglobal ha il coraggio di reclamare un mondo che non metta al centro di tutto il mercato bensì l'uomo. Con la speranza che la nostra specie si decida finalmente a orientare le sue doti uniche verso il benessere del pianeta nella sua interezza, così da poter parlare di antropocene con orgoglio e non con un pesante senso di colpa.

Alla manifestazione come nei giorni del forum colpiva l'età media molto bassa dei partecipanti: i giovani rivendicano finalmente il diritto a orientare le scelte della politica e le opinioni della società civile.
Speriamo quindi che proprio questi giovani così impegnati dimostrino la capacità non molto diffusa tra le varie anime del movimento del discorso Sugli stili di vita: solo partendo dalla rivoluzione delle proprie abitudini a cominciare dalla presa di coscienza delle conseguenze delle proprie azioni si può costruire una nuova forma di società.


Il forum sociale europeo è stato uno splendido momento di incontro tra persone, idee, progetti, speranze, emozioni, sentimenti. Si è parlato di religione, indicatori di benessere, ecovillaggi, varietà nergie alternative. L'elenco potrebbe durare ore. non lasciate che tutto questo passi scivolandovi accanto: fatevi colpire, fatevi contagiare, stimolare; cercate di trovare il tempo per scoprire cosa è successo, di cosa si è parlato, che cosa si è proposto.

Potete farlo in mille modi: siti internet, riviste, libri, amici che hanno partecipato. Anche Tdf, che pubblicherà un piccolo speciale sul Fse.

Ma sfruttate l'occasione: è il momento, ne vale la pena.

Filippo Laurenti




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